Voglio richiamare la vostra attenzione su questo articolo tratto da Promiseland in merito all'entrata in vigore dall'11 marzo 2013 e in tutta Europa del divieto assoluto di vendita di cosmetici con ingredienti testati su animali, in qualunque parte del mondo siano stati eseguiti. Sono felicissima per questo traguardo raggiunto ma... riflettiamo su questa intervista a Sauro Martella
: la vivisezione continua a mietere vittime innocenti purtroppo!!!!!
: la vivisezione continua a mietere vittime innocenti purtroppo!!!!!
“Tutti noi” ci dice Sauro Martella, fondatore
della certificazione etica VeganOK ”continueremo
comunque ad operare con la serietà e la costanza di sempre affinchè questo
scempio di umanità e scienza cessi anche e soprattutto nel settore farmaceutico
che purtroppo attualmente genera il numero di vittime più alte”
Possiamo definire questa giornata la fine di
un incubo?
“Non è esattamente così”continua Sauro Martella “In
realtà la sperimentazione su animali nel settore cosmetico, per quanto
eticamente e scientificamente inaccettabile e raccapricciante, rappresenta meno
del 2% della sperimentazione su animali che viene attuata ogni giorno in
particolar modo nel settore farmaceutico dove ovviamente è altrettanto inutile,
dannosa e fuorviante. Insomma la data dell’11 Marzo 2013 è una data
fissata ormai da anni ed il fatto che non sia stata fatta slittare nuovamente,
come più volte è successo in passato, è senz’altro una cosa importantissima, ma
è altrettanto vero che i tanti articoli che leggiamo sul web che annunciano la
scomparsa della vivisezione, sono totalmente privi di fondamento, purtroppo da un
punto di vista strettamente numerico, si tratterà di differenze non
sostanziali. La cosa probabilmente più importante, anche se ricordiamo che
stiamo parlando solo dell’Europa, è che questa conferma è simbolo
inequivocabile di una direzione ormai presa e di una coscienza da parte
dell’opinione pubblica ben precisa. Tutto ciò è il miglior carburante nella
corsa verso l’eliminazione totale della pratica antiscientifica ed eticamente
inaccettabile della sperimentazione su animali”.
Quindi è presto per gridare vittoria?
“No,
penso invece che sia legittimo e giusto festeggiare questo avvenimento anche
per premiare e dare ulteriori energie alle tantissime associazioni che lottano
quotidianamente contro questa vergogna, basta farlo in modo informato e facendo
in modo che la meritata gioia non ci faccia allentare la presa o pensare di
aver già cancellato questa vergogna. Basti dire che pur con questo divieto
finalmente confermato nel settore cosmetico, si corre il rischio che moltissime
sperimentazioni atroci vengano comunque effettuate nuovamente su
animali a causa della Direttiva Europea REACH che impone di produrre
documentazione (e quindi test su animali) per tutte le sostanze chimiche
esistenti ed essendo un obbligo esteso a tutti i settori produttivi (e non solo
a settore cosmetico come il divieto appena confermato), ecco che ben poco
cambierebbe… Insomma, la cosa è estremamente complessa e probabilmente potrà
dirsi risolta solo quando verrà confermato un divieto VERO esteso a tutti i
settori produttivi compreso quello farmacologico. Solo quando l’uomo avrà il
coraggio e l’intelligenza di dire BASTA ALLA VIVISEZIONE senza alcuna
eccezione, potrà definirsi veramente “Uomo” e concentrarsi sui progressi che la
vera scienza basata su evidenze scientifiche può dare.
A questo riguardo
segnaliamo l’importanza di sostenere l’iniziativawww.stopvivisection.eu“
E qual è quindi la strada da perseguire per
raggiungere questo obiettivo?
“La complessità e
l’estensione del problema non rende possibile identificare un’unica strada,
certo è che la cosa che aiuterebbe e velocizzerebbe MAGGIORMENTE questo cammino
sarebbe la collaborazione tra le associazioni che si occupano della lotta
alla vivisezione. Da anni sia come Promiseland.it che come ogni
iniziativa legata al network di VeganOK,
impieghiamo tantissime nostre energie nel dare spazio e voce alle
associazioni antivivisezioniste e per i diritti animali e grazie al cielo alcuni
casi di collaborazione sono importanti e consolidati, ma purtroppo esistono
anche alcune realtà che si definiscono animaliste (tristemente note) che
impiegano invece tutte le loro energie per cercare di creare inimicizie tra
associazioni… Sta ad ognuno di noi preferire e sostenere quelle associazioni
che si distinguono per il loro operato di collaborazione affinchè le forze via
via più unite possano avere sempre maggior capacità di arrivare all’abolizione
definitiva della vivisezione, un giorno che, siamo certi, sarà visto da questa
generazione ed anche noi faremo tutto ciò in nostro possesso per far arrivare
prima possibile”.
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